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                                                        IL SUPER EROE ITALIANO

 

"Nella patria di grandi eroi ufficialmente riconosciuti anche all’estero come il Giustiziere o il Corvo, i super esseri in costume erano ancora guardati come una bizzarria necessaria che lo Stato trattava alla stregua di volontari bene accetti, vale a dire che non sganciava una lira."

 

La prima cosa che avevo deciso, fin dalla stesura del racconto originale, era che la storia avrebbe dovuto essere ambientata in Italia. Sia perchè l'ambientazione americana era divenuta talmente desueta da essersi ridotta ad un luogo comune, sia perchè le mie conoscenze degli usi e costumi americani erano un derivato di seconda mano, tratto da fumetti e telefilm. Inoltre, nel corso degli anni i vari tentativi di realizzare un eroe in costume nostrano già portati in edicola non mi avevano mai soddisfatto. O erano una brutta copia degli originali U.S.A., o erano per contrasto troppo carichi di "italianità". Io ho cercato di creare personaggi umani, individui non molto distanti da quelli che si potrebbero incontrare nella vita reale, nel bene e nel male, limitando l'appartenenza al suolo nazionale alle piccole cose, alle tradizioni più comuni o ai nomi dei programmi televisivi, partendo dall'assioma che si deve scrivere di quello che si conosce. E' per questo che lo Sconosciuto vive a Milano, che è una città che mi piace e che ho frequentato spesso. Il super eroe italiano è possibile, senza dover ricorrere al plagio, alla macchietta o peggio ancora all'imprescindibile idea che tutto ciò che è nostrano debba essere per forza sbracato e inefficiente. E, nel mio piccolo, spero di poterlo dimostrare...

 

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